domenica 20 dicembre 2015

Gesù è nato, ha sofferto ed è morto per redimere il genere umano

Quando Dio creò il mondo e l'uomo, concepì un piano degno del suo amore e della sua saggezza: l'uomo fu destinato a glorificare e ad amare Dio sulla terra, e a possederlo un giorno nella gloria del cielo. Tutto il resto fu creato per l'uomo, per aiutarlo a conseguire il suo fine ultimo che è Dio. Perciò tutto nell'uomo e nella società umana, atti, pensieri, uso delle facoltà, delle forze e delle creature, doveva tendere a questo fine supremo. Ma, spinto dal demonio, l'uomo ha peccato, e dopo la sua colpa, egli è continuamente tentato da quello spirito malvagio che odia Dio e la sua creatura; il suo cuore corrotto è diventato complice del suo nemico, portato ormai a insorgere contro Dio e a far di se stesso un fine. Dio, che è la misericordia infinita ha riparato con la Redenzione questa terribile caduta; tutto fu rinnovato in Gesù Cristo. Egli è nato, ha sofferto ed è morto per redimere e salvare l'uomo colpevole. Ha fondato la Chiesa, la cui missione soprannaturale è di distribuire alle anime, con i Sacramenti, i meriti infiniti del Salvatore, di insegnare al mondo la verità, di smascherare l'errore, di combattere il male, di condurre le anime alla felicità eterna e anche di custodire il deposito delle verità naturali, misconosciute dalle passioni, ma che sono la base dell'ordine civile.

Il male morale è la ribellione dell'uomo contro l'ordine che Dio ha stabilito; la negazione pratica della subordinazione di tutte le cose al loro vero ed ultimo fine. Senza dubbio, dopo il peccato originale, il male è sempre esistito: l'antico nemico del genere umano, che è pure e soprattutto il nemico di Dio, ha in ogni tempo cospirato alla perdita delle anime; ma mai come oggi ha osato far guerra con tanta audacia, tanto cinismo e tanta perfidia. La lotta riveste da un secolo e mezzo in qua un carattere particolare che deve ispirare le più serie riflessioni. Non si tratta più, come una volta, di un attacco a qualche punto del dogma o della morale cattolica, di un errore che, dopo funeste agitazioni, non riuscendo ad impadronirsi, come avrebbe voluto, di una società le cui fondamenta non erano ancora scosse alla loro base, era costretto a contenersi sopra dati punti; e neppure di una rivolta accidentale e locale contro qualche principio. Si tratta ora di un vasto movimento generale contrario a tutti i dogmi religiosi, a tutti i principi della morale e a tutte le basi della società religiosa e civile. Questo male è universale, esso si estende a tutti i popoli del mondo, senza differenza di clima, di razza, di governo, avviluppando le intelligenze in una vasta rete di menzogne, coperte da parole seducenti. Nella mente di moltissimi tutte le verità sono minimizzate; le più strane aberrazioni accreditate; gli errori più evidenti acclamati, i principi più sovversivi proclamati e accettati.

[Brano tratto dalla lettera circolare dell'8 dicembre 1882 della Beata Maria Deluil-Martiny, zelantissima Fondatrice delle “Figlie del Cuore di Gesù”]